Advent Calendar. Day 12. Esterházy cake

by Rebecca
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esterhazycake

Siamo arrivati al 12 Dicembre e mi sembra che il tempo stia volando incontro al Natale più velocemente di quel che desidero. Sono giorni carichi di attesa quelli che precedono il Natale, sempre entusiasmanti e vivi, così pieni di Magia.
Ogni cosa è un fremito, proprio come quel battito d’ali dei piccoli passerotti che si affrettano nel gelo a caccia di qualcosa di buono da mangiare, che fremono freneticamente le loro piccole ali e cinguettano balzando da un ramo all’altro, in mezzo ai cespugli riarsi dei fiori di quest’estate, proprio qui sul mio balcone.
>Mi porto tanto dentro in questi giorni e voi che state seguendo questo Calendario siete testimoni dei miei ricordi di infanzia legati al Natale.
Oggi vi propongo una torta che vanta tanta storia. In Romania era una delle tortine più mangiate durante l’infanzia, insieme alla mia preferita, la Dobos. Sono tutte eredità dell’influenza che l’Impero Austro-Ungarico ha esercitato sul nostro paese, in particolar modo sull’Ovest del paese e sulla Transilvania (Erdély in ungherese). La Esterhazy trova di fatto i suoi natali in Ungheria. Deve il nome al principe ungherese Pál Antal Esterházy de Galántha, membro della famosa dinastia Esterházy. I pasticceri dell’impero Austro-ungarico la crearono in suo onore sul finire dell’800.
Da quel momento è diventata una delle torte più amate dell’impero che con la sua influenza ha portato oltre le frontiere questo dolce davvero delizioso e particolare.
Esistono molte versioni e da qualche parte sono certa venga custodita la ricetta originaria e originale. Magari anche un semplice manuale di cucina ungherese di inizio ‘900 può svelare la versione prima.
La ricetta originale è fatta da strati di macaroon (meringhe alla farina di mandorle o noci) alternata a strati di crema di burro alla vaniglia, ricoperta da altra crema burro e fondant.
La ricetta che invece vi do io è la mia personale, adattata al mio gusto, nella quale c’è tutta la mia infanzia, fatta di noci tostate e creme vanigliose.
Non mi lodo mai, ma credetemi sulla parola se vi dico che questa vi farà fare un figurone durante le vostre cene o i vostri pranzi delle feste.
Ve la lascio ora, che mancano 12 giorni a Natale, così avrete tempo di sperimentarla, gustarla, apprezzarla e rifarla.
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Ingredienti:

  • 2 uova medie
  • 200g di farina 00
  • 100g di farina di mandorle
  • 200g di burro morbido
  • 200g di zucchero
  • 300g di noci tostate e trittate
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 1 bustina di lievito
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 1 pizzico di sale
  • 400g di mascarpone + 200ml di panna fresca da montare + 80g di zucchero a velo+1 cucchiaino di estratto di vaniglia per la copertura
  • 200g di zucchero + 7 cucchiai di latte bollente per la cialda morbida di caramello

Nella planetaria mettete il burro e lo zucchero e lavorate fino ad ottenere un composto arioso. Aggiungete un uovo alla volta, l’estratto di vaniglia, il lievito, il bicarbonato ed infine unite le farine. Aggiungete anche metà delle noci tostate.
Foderata una teglia da 22cm di diametro con carta forno, versate il composto e mettete a cuocere nel forno preriscaldato a 170°C per circa 40-45 minuti.
Nel frattempo, in una casseruola versate i 200g di zucchero. Quando lo zucchero sarà sciolto e il caramello ancora biondo chiaro, spegnete il fuoco e aggiungete il latte bollente prestando attenzione a non ustionarvi con il caramello. Mescolate velocemente e versate su una spianatoia rivestita da cartaforno. Lasciate raffreddare e tagliate a pezzetti.
Nella planetaria montate a neve la panna con lo zucchero a velo. Aggiungete la panna montata al mascarpone e l’estratto, cercando di incorporare ancora aria.
Quando la torta si sarà ben raffreddata, tagliatela in tre strati e farcite con la crema di mascarpone, con i pezzetti di caramello e qualche manciata di noci tostate. Coprite la torta con il resto della crema al mascarpone e le restanti noci.
Godetevela in compagnia, accompagnata da un buon bicchierino di eggnog (presto su questi schermi la versione del maritino).

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6 comments

lara 13 Dicembre 2014 - 8:51

Davvero uno splendido dolce che evoca una magica atmosfera

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Rebecka 16 Dicembre 2014 - 11:31

Sì Lara, hai davvero ragione…per me evoca la magia dei boschi innevati della Transilvania, delle piccole patisserie di Sighisoara dove ci si poteva sedere e gustarsi le mille mila dolcetti.

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Daniela 14 Dicembre 2014 - 17:32

Una torta quasi magica 🙂
Stupenda!

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Rebecka 16 Dicembre 2014 - 11:29

E’ magia ad ogni forchettata…soprattutto se ami le noci 😛

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Laura Adani 13 Dicembre 2015 - 14:41

Mi sono letteralmente persa tra le tue parole e quelle meravigliose foto che evocano tanta magia.
Passare da te é sempre rilassante e rigenerante.
Grazie !
Un bacio
Pippi

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Rebecka 14 Dicembre 2015 - 11:09

Grazie di cuore Laura, felice di aver contribuito inconsapevolmente a regalarti qualche attimo rigenerante.
Un abbraccio grande

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