Chocolate salami romanian style

by Rebecca
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chocolate salami

Ma che cos’è il fine settimana cara?
Con questa domanda mi sono resa conto di quanto siano cambiati i miei fine settimana negli anni.
Quando ero piccola i fine settimana erano sole, erba, prati fioriti, piedi scalzi, calzoncini e canottiera, capelli sciolti e selvaggi, terra sotto le unghie, animali da cortile a cui dare il tormento. Scoprivo!
Poi sono cresciuta un pochino e ho abitato i miei jeans preferiti, la camicia bianca inamidata e la treccia lunga sulla schiena. Ero magra, molto magra, così magra che non riesco a riconoscermi e frequentavo le patisserie di Craiova. Gustavo i dolcetti dell’epoca immediatamente successiva a Ceausescu e gironzolavo gli ombrosi e freschi parchi cittadini della mia meravigliosa città natale. Ascoltavo!
Senza nemmeno accorgermi ho cambiato nazione, ho iniziato il liceo e sono stata la più unconventional teenager di quella metà degli anni ’90. Una teenager alla ricerca non solo di una nuova identità generazionale, di passaggio, verso la maturità, ma di una nuova identità che potesse dare spazio alla moltitudine di “me” che mi abitavano. E se quei anni ’90 volevano le ragazze con i jeans a zampa e gli zoccoli colorati o un po’ più sportivi, a fare le vasche in centro città, io indossavo abiti lunghi sotto al ginocchio, in stile Marilyn Monroe, con tacchi alti, o pantaloni capri, camicetta e ballerine. Odiavo le vasche e i miei fine settimana erano spesi su grandi fogli bianchi e tele a disegnare e dipingere.
Poi non so come, ma in breve i miei fine settimana sono diventati pendolari. Facevo la spola avanti e indietro tra la mia città e quella del mio innamorato, con cambi treno perché il diretto non c’era. Poi devo essermi proprio stufata, perché mi sono trasferita e non più i miei, ma i nostri fine settimana sono diventati pigri. Colazione, pranzo, cena, spuntini, merende, tutto a letto. Avevamo un percorso stabilito che era letto-frigo, letto-bagno, tutto concentrato nel fine settimana insieme a serie complete di film, o 5 o 6 film per volta. E lo abbiamo fatto per mooooolto molto tempo.
E non so quando e perché ci siamo stufati e i fine settimana sono diventati la scusa per trasformarci. Si partiva per quella o quell’altra località, vestiti da celti ad affrontare battaglie e rituali, cene in accampamento, perché la rievocazione storica vuole questo e lo vuole fatto bene. Ore spese a cucire abiti, a pensare, discutere, fare i bauli e caricarli in macchina.
Immaginate di essere fermi all’autogrill e vedere due celti o due signori del medioevo che varcano la porta del bar. Le persone erano interdette, perché non era Carnevale e non era Halloween, era primavera o estate e io e il mio amore ce la ridevamo proprio di gusto.
Poi dopo 10 anni di pendolarismo, ozio, di kilometri di telefilm consumati, di rievocazioni storiche, di Barbarossa sconfitti, abbiamo deciso che era giunto il momento di fare i genitori.
E non sapevamo che week end ci avrebbe attesi. Sapevamo sarebbe stato diverso e pensavamo che sarebbe stato un diverso atroce, da sveglia alle 6.30 invece delle 10. Ma non sapevamo, ignoravamo del tutto, che la nostra principessa sarebbe stata una pigra quanto e più di noi. E i fine settimana sono diventati nuovamente ozio e coccole, tantissime coccole, sorrisi, passi sostenuti e passi fatti di corsa. Fine settimana di conquiste, di divani sconfitti a suon di gridolini perché i passi sicuri di una cucciola che cresce sotto i nostri occhi, velocemente, sono forse le conquiste più grandi che si fa da genitori. Di bavaglini da lavare, divani da smacchiare e finestre e specchi sempre pieni di impronte.
Ora lei ha quasi 4 anni, ha conquistato cose delle quali alla sua età io ignoravo l’esistenza e molto di più, perché ha conquistato il mio telefonino, ha conquistato google plus, Facebook, Twitter e perfino whatsapp. Ha fatto dei selfie la sua arte e di Youtube il suo strumento preferito. Lascia messaggi criptici in rete e ai miei contatti, cancella le persone da facebook e cartelle intere di foto dal mio cellulare. Per lei linkedin non ha più misteri e io ne ho scordato perfino la password e mi aspetto che presto o tardi quest’anno, per vie misteriose a me inaccessibili, sarà proprio lei a procurarmi un contratto con quel preciso editore. Lei sa cosa andrà in onda e su quale canale e sa cambiare canale, seguendo la giusta sequenza di numeri in base a quello che le interessa. Conosce gli episodi di Olivia, Peppa Pig, Mia and me e di Oggy e i maledetti scarafaggi a memoria. E no, non chiedetevi cosa sono se non avete pargoli per casa.
Quindi cari, che cos’è un fine settimana?
Un fine settimana è quella cosa che quando arriva è già passato. Perché hai cucinato, fotografato, hai lottato per portare fuori la principessa e poi per riportarla in casa, hai lottato per avere il telecomando e decidere di vedere Fine Living invece di Cartoonito, di vedere LaF invece di Rai YoYo. E’ quella cosa che incroci le dita e ti auguri ci sarà sole, perché per misteriosi misteri, leggi quantistiche, della fisica e di Murphy, in settimana c’è sempre un sole che spacca il lato B ai passeri e il fine settimana piove a dirotto.
Ma questo c’è, questo abbiamo, questo ci teniamo e per questo gioiamo. E sia mai che ad annaffiare i caffè del tardo pomeriggio di un qualsiasi splendido sabato, noi non teniamo in casa del buon salame al cioccolato romanian style. Eh sì, perché noi in Romania dentro ci mettiamo tutto o quasi. Frutta secca come se non ci fosse un domani, aroma rum a litri come altro non ci fosse al mondo e perché no, frutta candita di vario genere. Io vi lascio la mia versione, tradizionale, di famiglia..

E’ un po’ che non vi consiglio della buona musica. Oggi pomeriggio, mentre tutto è grigio fuori e promette acqua, io mi delizio con la voce di Justin Vernon, conoscenza di vecchia data che mai mi delude.

ON AIR – Justin Vernon, Hazeltons

chocolate salami hazelnuts

Ingredienti per 1 salame:

  • 200g di cioccolato fondente (io 70%)
  • 110g di burro bavarese
  • 1 tuorlo freschissimo
  • 1 cucchiaio di cacao amaro (io Valrhona)
  • 1 cucchiaio di zucchero di canna
  • 50g di nocciole pelate e tostate
  • 30g di mandorle pelate e tostate
  • 60g di biscotti spezzati
  • 50g di uvetta e frutti rossi
  • 3 cucchiai di zenzero candito
  • 1 cucchiaino di aroma rum
  • Rum giamaicano per ammorbidire l’uvetta
  • 1 pizzico di sale
  • zucchero a velo per la copertura

Mettete l’uvetta e i frutti rossi ad ammollare nel rum la sera prima.

In una ciotola resistente al calore mettete il cioccolato fondente e il burro a sciogliersi a bagnomaria, facendo attenzione che il recipiente non tocchi l’acqua. Mescolate di tanto in tanto.

Quando saranno sciolti, togliete dal fuoco e aggiungete il tuorlo d’uovo. Mescolate con la frusta per un paio di minuti e aggiungete l’uvetta e i frutti rossi, ben strizzati dal rum, lo zenzero candito, la frutta secca tagliata grossolanamente con il coltello, l’aroma di rum, lo zucchero, il cacao, il pizzico di sale e i biscotti spezzati. Mescolate con un cucchiaio e lasciate raffreddare a temperatura ambiente.

Avrete ottenuto un composto piuttosto duro, ma facile da lavorare con le mani. Ungete le vostre mani con un po’ di olio di semi o di burro e lavorate la massa di cioccolato dandole la forma di un salame. Coprite con pellicola e lasciate riposare in frigo per un’oretta. Prima di servire passate il salame nello zucchero a velo e se volete, per darli l’aspetto di un salame vero e proprio, legatelo con dello spago da cucina.

chocolate salami hazelnuts red fruits

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6 comments

alessia mirabellaa 21 Marzo 2015 - 16:19

Ti aspetto, impaziente di leggerti, di perdermi e di sognare. Tra una ricetta e l’altra mi manchi. Sei meravigliosamente pura <3

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Rebecka 21 Marzo 2015 - 16:21

Stellina dolce tu. Ed io tra una ricetta e una foto, so già che il tuo commento mi farà tremare le gambe. Bacini

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Francesca P. 22 Marzo 2015 - 20:15

Mi ritrovo spesso anche io a riflettere sui cambiamenti della nostra vita, in fatto di abitudine o di gusti… ripensavo al valore del weekend poco tempo fa, un venerdì sera in cui dopo cena ero seduta sul divano e non c’era altro posto dove avrei voluto essere… adesso fremo che arrivi il fine settimana non per uscire o “fare follie”, ma per rilassarmi, godermi la casa e la mia cucina… posso aprire il file per il blog, mettermi a scrivere con calma, annotare spunti e pensieri, sistemare foto… esco se mi va ma senza quell’imposizione che c’era un tempo, divertirmi ora è rappresentato da questo: una calma creativa e piena di svago nel relax, a modo mio!
Da divoratrice di salame, la tua versione dolce mi incuriosisce molto… e quel tagliere di legno spesso e vissuto, quanto bello è? E anche la ciotolina non è da meno… sai che noto tutto… 😉

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Rebecka 24 Marzo 2015 - 9:44

Sono queste le piccole e belle cose della vita. Tornare a casa e non voler essere in nessun altro luogo se non lì, dove il nostro cuore si sente sicuro. Quel tagliere credo abbia qualcosa come 35 anni, se non di più 😀 La tazzina fa parte di un set da tè. So che anche tu hai l’occhietto curioso come il mio 😉

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Tatiana 23 Marzo 2015 - 10:29

E poi inizio a leggerti e mi sembra di avere un romanzo tra le mani, non mi annoi mai nemmeno se scrivi dieci pagine… la ricetta è la chicca finale ma il bello per me è stata la lettura!
Un bacio 🙂

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Rebecka 24 Marzo 2015 - 9:38

Grazie di cuore Tatiana! Un abbraccione

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