Confiture de fraise et pruneaux d’Agen aux cardamome vert et fève tonka

by Rebecca
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confiture_fraise_pruneaux_agenOn Air- London Grammar, Hey now
Il futuro è oro.

Lo dice anche Charlize Theron, che personalmente adoro come donna e attrice, come ne adoro poche altre al mondo.
In quello spot pubblicitario il futuro forse non poteva avere altra consistenza, altro colore, altra sostanza. Ma nella nostra realtà, quella di tutti i giorni, se il futuro è cosa incerta, quello che è davvero d’oro, è più di tutti il Presente.
Elevare i nostri sogni che guardano al futuro, portarli sulle spalle in una posizione agevole, affinché quei stessi sogni possano vedere più in là rispetto a noi è un compito che dovremmo abbracciare ogni singolo giorno.
Perché il presente è quello che ne facciami ogni singolo istante, il modo in cui riesciamo a valorizzare ogni attimo vissuto. Il presente è anche saper sognare del futuro. Un sogno che sia, se lo volete, dorato.
Il Presente è Oro!!!
E il passato? Il passato è quel tappetto color crema con papaveri rossi come il sangue delle mie Antenate. Il passato è quel filo luminoso che non si spezza, che si dipana da un grosso gomitolo seguendo ogni passo che faccio. Il passato è un baratolo di confettura, calda, profumata e dolce, pronta per essere spalmata sulla fetta di pane imburrata. Il burro scioglierà le sue forme sotto il tepore di quel manto di marmellata e insieme al pane tostato saranno una magia unica.
Quando ero piccola e lei snocciolava le prugne raccolte a Licurici, o comprate al grande Mercato a Craiova, per poi tuffarle insieme allo zucchero in una pentola alta quanto me, credevo che quel grande segreto che lei custodiva, per il quale non esisteva bilancia o pesa, non lo avrei mai compreso. Lei faceva una Magia che sembrava fuori dalla mia portata. Lei semplicemente puliva grosse quantità di frutta, metteva lo zucchero e la pentola faceva il resto. Ma con il suo cucchiaio era in grado di infondere Magia ad ogni cosa, era una sorte di incantamento culinario dal quale tutti erano ammaliati e al contempo esclusi fino al momento dell’assaggio.
Faccio marmellate da qualche tempo. Ne faccio sempre piccole quantità, con massimo 1 o 2 kg di frutta stagionale, non di più. Piccoli vasetti come assaggio, per fare sempre cose diverse e così nell’incertezza che quella o quell’altra cosa non possano funzionare, non avrò sprecato troppa frutta.
La faccio perché dal mio passato voglio creare un presente che sia in futuro la Tradizione di famiglia per mia figlia. Perché lei merita il meglio di me, perché lei merita di vivere lo stesso incantamento che ho vissuto io da piccola accanto a nonna. Voglio che lei ricordi di sua madre, che su quei fornelli alti cuoceva marmellate profumate, che lasciano odore di spezie sulle mani, che era tanto bello spalmare sul pane.
La confettura di fragole di oggi, nasce da qualche certezza in più, acquisita col tempo. Sapevo che il profumo del cardamomo avrebbe sposato bene le fragole. Ne avrebbe conferito una nota quasi agrumata. E la fava tonka? Beh, quando cuoce con un frutto come la fragola, la fava tonka sprigiona odor di cacao tostato, vaniglia e quella lieve nota canforata che si ritrova anche nel cardamomo nero nepalese.
L’odore che vi rimane sulle mani è inconfondibile e come confettura è perfetta anche per impreziosire i dolci. Che ne so, vedi una bellissima Sponge cake con panna montata e questa confettura di fragole di Miss Becky. Oppure dei semplici bicchierini di ricotta e panna montata con un po’ di confettura calda. E che dire delle prugne secche di Agen. Perché proprio queste cicciottosissime prugne secche. Beh, mi ero parecchio dilungata in un post di qualche anno fa, quando avevo fatto una versione poco tradizionale del Far breton. Ma voi potete anche usare le californiane,
Sono una donna piuttosto tradizionale nei gusti, di solito. Apprezzo le cucine del mondo, nella loro purezza, così come sono. Ma poi ogni tanto penso a quello che può succedere se fai incontrare paesi lontani, dove le spezie sono consuetudine a paesi europei, dove la confettura di fragole è semplicemente confettura di fragole e basta. Beh, succede questo, che Guatemala, Brasile e Francia messe insieme, fanno una golosa magia.
Voi prendete penna e foglio, che io vi lascio la mia ricettina di Confettura di fragole alla Miss Becky!  E se volete provarla con dei deliziosi waffel, da sfornare, trovate qui la mia vecchia ricetta.

gaufre four

Ingredienti:

  • 500 gr di fragole Candonga
  • 250 gr di zucchero semolato
  • 150g di prugne secche d’Agen
  • 3 bacche di cardamomo
  • 1 pizzico di fava tonka grattugiata fresca (la punta di un coltello, circa)

Lavate le fragole, asciugatele e privatele del picciolo. Tagliatele a rondelle o a quarti se preferite e mettetele sul fuoco in una casseruola a fondo spesso insieme allo zucchero. Tagliate a pezzi grossi anche le prugne secche e aggiungete al resto. Per i primi 5 minuti lasciate cuocere a fuoco vivace, continuando a mescolare finché lo zucchero non si sarà sciolto. Abbassate la fiamma in seguito e coprite con il coperchio lasciando uno spazio affinché l’eccesso di umidità possa uscire. Lasciate cuocere per 20 minuti dopo di che aggiungete il cardamomo ridotto in polvere e la fava tonka grattugiata. Lasciate cuocere a fiamma bassa per altri 10 minuti. Con la mia casseruola a fondo alto devo dire che non ho mai avuto bisogno di aggiungere la pectina, nemmeno una volta. Per addensare un pochino di più le marmellate o le confetture, ho dovuto allungare i tempi di cottura di pochi minuti, non più di 5.

Per conservare la confettura ottenuta, scegliete il metodo che più preferite, se a baratolo capovolto, oppure bollito ulteriormente nel proprio baratolo.

epices

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7 comments

Messapico 6 Maggio 2015 - 10:33

Tradizione, Passione, Poesia, Ricordi … in una parola AMORE. Col colore e il sapore di questa confettura, adagiati sulla soffice consistenza dei Waffel.
Ed io felice e orgoglioso di far parte di questo Universo.

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Rebecka 8 Maggio 2015 - 17:03

Felice di cucinare per te e condividere con te ogni piatto!

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Ale -Dolcemente Inventando 8 Maggio 2015 - 8:00

tu hai una classe e un fascino come poche…bellissime foto e ottima confetture…ciao dolce raggio di sole <3

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Rebecka 8 Maggio 2015 - 8:26

Grazie di cuore Ale, sei troppo buona con me.

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Laura 8 Maggio 2015 - 15:33

Rebecka, oggi è la giornata dei ricordi. L’immagine di tua nonna che mescola con abilità e sicurezza gli ingredienti senza doverli pesare e di te che da una bambina che eri, affascinata e inebriata da questo profumo, ti sei trasformata a tua volta in una donna e madre, cercando di far sì che tua figlia abbia nel suo bagaglio un domani, tante immagini evocative legate alla cucina e a tutto quello che sta dietro i gesti amorosi che alimentano la preparazione del cibo per chi si ama. Mi hai fatto star bene e mi hai commosso.
Grazie perché oggi ne avevo bisogno.
ti abbraccio
Pippi

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Rebecka 8 Maggio 2015 - 17:53

Che i miei ricordi e le mie parole abbiano fatto breccia nel tuo cuore, confesso mi riempie di gioia, perché vuol dire che il modo confuso con il quale mi sono spiegata, è stato comunque compreso.
Mentre cerco di gioire con tutta me stessa del presente, con un occhio al futuro, ho bisogno di essere seduta in mezzo a tutti i miei ricordi. Ho bisogno di accarezzarli spesso, perché mi fanno stare bene, mi tengono al caldo e al sicuro….quasi fossero uno di quei vecchi maglioni, larghi, ormai lisi, usurati, al quale però non possiamo rinunciare perché testimone di bei momenti e che sembra, che per qualche strana magia, come nessun altro sia in grado di abbracciarci e tenerci al caldo.
Ecco, i miei ricordi sono un po’ come un vecchio maglione…..non riesco rinunciarvi.
Ti stringo forte forte! <3

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Francesca P. 18 Maggio 2015 - 10:03

Vengo qui e arriva fortissimo il flusso di parole… leggo e immagino tutto, perchè ormai conosco il tuo viso, il tuo sorriso, il tuo sguardo, la tua morbidezza, il tuo occhio che si posa sul cibo e sui ricordi in modo così intenso… così tuo!
Amo chi non dimentica chi è e da dove viene, significa avere i piedi per terra, volare sì con sogni e fantasia ma portando nel cuore tutto quello che il passato ci ha donato…
Oro, il colore prezioso dell’ambra e dei tramonti bollenti, della pelle abbronzata e di quei rapporti che non sbiadiscono… non so davvero come sarà il futuro, in questa fase di rivoluzione posso sperare sappia avere la luce che voglio e che cerco… la tua colazione ha sfumature dorate, le vedo nitidamente tra lo zucchero a velo e quella confettura passionale…

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