Lime Garlic shrimp skewers with vanilla and tonka bean salt

by Rebecca
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lime and garlic shrimp skewers
“L’età della ragione è adesso!”

Mi piacerebbe pensare che l’età della ragione è adesso, ma questa mi sembra solo l’età della confusione certi giorni. Impiego il tempo a sfogliare i pensieri, dividerli, catalogarli, impilarli in dis-ordine, a raccogliere le fila del passato, per sciogliere i nodi di oggi e scuotere il luminoso e scintillante futuro, come un coperta, solo per vederlo luccicare, solo per sapere che c’è ancora, lì da qualche parte.
Ripenso alla “me” bambina e cerco di ricordare chi volessi diventare, allora, ventinove anni fa. Cerco con ostinazione quella risposta e credo di non ricordare con precisione chi o cosa volessi essere. Perché ricordo di una me archeologa, per la precisione, egittologa, ricordo di una me ballerina, ricordo di una me chirurgo, infermiera, pediatra, infermiera e infermiera e ancora infermiera come la mia nonnina materna e di quella ostinata me stilista e di una me mamma e principessa e guardiana del faro.
Ricordo di una me attrice, astronauta, meccanico, pittrice, scrittrice, pianista, violinista. Ricordo di una me creatrice…creatrice di qualunque cosa si potesse creare con il pensiero, con la fantasia, con le mani, con la passione.
Mi guardo oggi. Guardo la strada tortuosa che ho fatto fino a qui, le mie conquiste, le mie sconfitte, i miei successi e le mie creazioni più belle. Perché sì, forse per noi donne, che abbiamo il dono di essere Portatrici di Vita, Creatrici di Vita, ad un certo punto ci troviamo fortunatamente ad affrontare la più magnifica delle Creazioni: i figli!
Così oggi, faccio i conti con quella “me”, proprio come accade a Marguerite, interpretata dalla magnifica Sophie Marceau nel film “Carissima me”.
E rifletto sui sogni fatti, su quelli che faccio, rifletto su chi ero, su chi sognavo di diventare e su chi davvero sono diventata. E mi ritrovo a sorridere, sorridere con gli occhi pieni di luci e di gioia, forse un po’ sconfitta in alcuni tratti, a ritrovare una ‘carissima me’ che ha realizzato per 12 lunghi anni il sogno di essere infermiera prendendomi cura degli altri. Ho realizzato il sogno di essere pittrice, per me stessa e pochi eletti. Il sogno d’esser stata stilista, per me stessa e per pochi altri. Mi mancherà il tempo e il fisico per diventare astronauta, non credo diventerò egittologa ma continuerò a sognarlo. Forse non sarò mai meccanico, anche se di aggiustare le cose, tutte, so ci proverò sempre. Scrittrice di successo non lo so, ma se 200 poesie, numerose ricerche sulle tradizioni della mia terra natale portate avanti dal 2007 e un blog che va avanti a scritti da 3 anni, possono fare di te uno scrittore, fosse pure scarso, beh…allora ho realizzato anche questo sogno. Per il piano e il violino sono ancora in tempo, ma crescendo ho imparato che ognuno ha il suo dono e quello di suonare forse non è il mio. Sono custode di una Casa, che non sarà un faro, ma molto ci si avvicina. Sono diventata principessa, senza titolo e mamma, non di 5 bimbi come sognavo, ma di un piccolo incanto che sola vale per 5.
E quel sogno di essere creatrice va avanti, perché si è realizzato, perché l’ho sempre alimentato, perché è stato nutrimento nei giorni bui e nei giorni luminosi. Una creatrice che ha compreso in tarda età che l’importante non è diventare famosi ed economicamente ricchi creatori di qualcosa, ma diventare creatori di qualcosa che ci da soddisfazione e gratifica il nostro cuore più delle tasche, Creatori di qualcosa che comunica agli altri chi siamo, chi eravamo, che lascia intravvedere il potenziale di chi saremo se solo non smettiamo di crederci, con o senza i successi economici.
Oggi il mio ‘creare’ si chiama fotografia. E non è che l’inizio di una creazione, non è che l’inizio di qualcosa che sogno diventi più grande, che mi arricchisca, che mi stimoli e mantenga sempre vivo il fuoco della mia curiosità.

Alla mia ‘carissima me” dico che ho realizzato quanto avevo sognato di realizzare e dico inoltre a quella piccola “me” di essere felice e fiera, perché crescendo ho accumulato altri sogni, sempre più grandi e avventurosi e sarei felicissima di viverli con lei e con la famiglia che ho creato. Un’insieme bellissimo all’avventura, ad esplorare il mondo, a cercare la sconfinata bellezza che siamo.
E dobbiamo tenerci strette strette, perché dobbiamo ancora sperimentare, creare, usare ancora e ancora il “nostro” sale alla vaniglia e fava tonka, mangiare ancora molti spiedini di mazzancolle o gamberetti, girare la Polinesia in barca e comprare un monolocale sotto i tetti di Parigi.

Perché in fondo, “Carissima me” l’età della Ragione è adesso!
L’età dei sogni più belli.

Today OnAir: Ballad du Paris

lime and garlic shrimp skewers with vanillasalt

Per 10 spiedini:

Ingredienti per la miscela di spezie:

  • 1/4 di cucchiaino di cumino
  • 1/4 di cucchiaino di grani di coriandolo
  • 2 di cucchiai di paprika affumicata
  • 1/4 di cucchiaino di peperoncino di Cayenna
  • un pizzico di fiori di origano

Per la marinatura:

  • 7 cucchiai di olio Evo
  • il succo e la scorza di 3 lime + 1 limone
  • 2 spicchi di aglio schiacciati
  •  parte della miscela di spezie (a piacere)
  • una manciata di foglie di coriandolo e di prezzemolo + 50 mazzancolle fresche o decongelate

Per finire:

Preparate la miscela di spezie mettendo tutti gli ingredienti in un macinino elettrico e riducete in polvere.

Sgusciate le mazzancolle e privatele della testa.
In una ciotola mettete l’olio d’oliva, il mix di spezie,l’aglio, la scorza e il succo dei lime e le erbette. Scolate le mazzancolle e mettetele nella ciotola della marinatura. Mescolate affinché tutte siano bagnate dalla marinatura, coprite con pellicola e lasciate riposare in frigo per un’oretta.
Nel frattempo prendete gli spiedini e immergeteli in abbondante acqua, in modo che si inumidiscano e non brucino durante la cottura sulla griglia.
Trascorso il tempo, togliete le mazzancolle dal frigo e infilzatene 5 su ogni spiedino.
Cuocete sulla griglia a carbone per circa 4 minuti (2 minuti per lato). Oppure, se volete usare la piastra di ghisa o la padella antiaderente, a fuoco medio, cuocete gli spiedini per circa 3 minuti per lato.
Togliete dal fuoco, mettete su un piatto da portata e condite con un po’ di coriandolo fresco, il succo di un paio di spicchi di lime e un pizzico di sale alla vaniglia e fava tonka.

lime vanilla shrimp skewers

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4 comments

Paola 9 Giugno 2015 - 5:34

Alla carissima te non potevo dedicare parole più belle. Dorle che i sohni in cui ha sperato, in fondo, sono diventati reali. Non c’è stata delusione per lei, ma continua scoperta, continua ricerca. Non sarà stata egittologa, ma ha scoperto se stessa e la meraviglia che porta dentro. Afferrarsi e tenersi strette ancora, per realizzarne altri di sogni, è la più bella promessa che ci si possa fare. E anche se non si realizzeranno, l’averci provato vi renderà ancora più unite.

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Rebecka 9 Giugno 2015 - 7:39

Grazie con tutto il cuore Paola. Un abbraccio immenso

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SELENDIR 9 Giugno 2015 - 7:06

GAMBERI!!! A volontà. Ogni ristorante cinese della zona mi teme: dove passo io non crescono più gamberi. Nessuno riesce a mangiarne. O mia cara, dammene ancora: “Tu dammi mille baci, e quindi cento, poi dammene altri mille, e quindi cento,quindi mille continui, e quindi cento…..” Catullo si riferiva ai baci io ai gamberi 🙂 Devono essere una vera bontà. Braverrima amorina, braverrima.

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Rebecka 9 Giugno 2015 - 7:40

Anche a me piacciono stellina. E pensare che prima dei 17 anni non ne avevo mai mangiati, nessun crostaceo, nessun frutto di mare…Poi vinta la paura di zampe e tentacoli, apriti cielo. Questi devi provarli, con o senza vaniglia.. 😛

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