Roasted pumpkin Hummus with fried friarielli peppers

by Rebecca
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Cantano nel sibilo del vento, si scuotono diventando strumento. Sono le brattee secche dei fiori di tiglio, le ultime rimaste a vestire i rami. Quando tremano nel vento sembra di udire il dolce scrosciare della pioggia di novembre. Spesso mi precipito fuori per ritirare il bucato steso, convinta stia piovendo, ed invece è il canto sommesso e dolce dei tigli.
Tutto canta nel mese di Novembre. Il vento, le foglie, le nuvole di passaggio che oscurano la Super Luna rendendo più ombroso e incerto il Sentiero. Il fuoco canta la sua musica, il fiume che alterna l’impeto alla pigrizia si muove tra le rocce cantando. Il movimento lento del corpo tra le lenzuola calde, sotto strati di piumoni che cantano il loro fruscìo ovattato. Le foglie bordate di brina scricchiolano sotto i passi cantando il cambiamento, mentre il forno scandisce con il ticchettio del suo timer lo scorrere dei minuti. Quei minuti stessi che ascoltano gli alveoli degli impasti echeggiare di buoni propositi, di promesse da mantenere alte e soffici, profumate.
Novembre si gonfia, si affetta, si farcisce, si spalma, si amalgama, si batte, si cuoce lentamente, si decora e si morde. Novembre si gusta lentamente, senza fretta, come meritano i migliori dei momenti. La fretta si chiude fuori dalla porta, una porta blindata, serrata da catenacci e mobili ingombranti, come a voler tenere fuori l’apocalisse.
Qualche settimana fa, proprio lasciando fuori dalla porta la fretta, ho preso quel tempo lento che le fette di zucca richiedono per caramellarsi e cuocersi lentamente sotto il grill del forno. Così, con una buona dose di ceci e tahini, ho realizzato un hummus davvero saporito, come piace a me.

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Ingredienti: 400 g di zucca moscata di Provenza, 400 g di ceci lessati, 50g di tahini, il succo di 1 limone, sale, 1/2 cucchiaino di paprika affumicata, un pizzico di peperoncino, la punta di uno spicchio d’aglio, 20 friarielli, olio per friggere

Tagliate la zucca a fette spesse 5 cm, senza privarle della buccia. Mettetele sulla placca forno rivestita con cartaforno e condite con un pizzico di sale. Cuocete nel forno a 220°C funzione grill per circa 20-30 minuti.

Nel frattempo in una padella mettete del buon olio d’oliva e friggete i friarielli.

Quando la zucca sarà pronta, privatela della pelle, mettetela nel mixer insieme ai ceci lessati, alla pasta tahini e la puntina d’aglio e riducete in crema. Condite aggiustando di sale, aggiungendo la paprika affumicata, il succo di limone e un pizzico di peperoncino. Servite su crostoni di pane con i friarielli.

Musquee De Provence Pumpkin

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4 comments

m4ry 14 Novembre 2016 - 19:12

Se si potesse, vivrei sempre di ritmi lenti…di ritmi dove il tempo è sempre e solo il tuo e ci fai quel che vuoi fino in fondo…ecco perché spesso nei weekend mi chiudo in casa e mi lascio trasportare dal piacere di fare tutte quelle cose che mi nutrono e mi coccolano. Questo hummus già lo amo…e le tue foto ne esaltano la bellezza e la bontà 🙂 Felice serata :*

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Rebecka 17 Novembre 2016 - 14:34

Le foto sono terribili, si salva solo la prima perché fatta di giorno. 😀 In quanto al tempo lento, sì, il tempo lento è necessario ed i fine settimana sono le occasioni migliori per rallentare e coccolarsi a dovere, perchè vivere bene aiuta.
Un abbraccio grande

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Francesca 16 Novembre 2016 - 19:48

Il vento di novembre mi ricorda quello di Chocolat, un po’ magico, con un odore di muschio e spezie, un vento aromatizzato che spettina ma con dolcezza, che non spazza via ma fa volare le cose belle, per farle trovare… un vento rassicurante, che non urla ma è come il fischio caldo del bollitore, un vento che ci spinge e non ci rema contro, che ci solleva se ne abbiamo bisogno e che fa muovere la nostra altalena, in qualsiasi stagione… 🙂
Hummus, zucca, pane tostato, vassoio, fiamma del camino… sai sempre come trasmettermi l’idea di un mondo fatato e accogliente, tu!

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Rebecka 17 Novembre 2016 - 14:38

Il vento ha sempre qualcosa di magico. Il suo soffio annuncia sempre un cambiamento.
Ti aspetto sull’altalena con i plaid peluchosi e la ciotolina di hummus, tu porta i biscotti. Ho fatto un sentiero di candeline che porta verso il lago, chissà che non attirerà l’attenzione di qualche barca che porta il bel pirata Roux vicino alla riva.
Un abbraccione

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