Stevia: la yerba dulce del popolo guaranì

by Rebecca
1,3K views

Dopo anni di polemiche in cui si è ritenuto che la stevia fosse cancerogena, tra controversie e contestazioni che hanno portato ad affermare anche dell’esistenza di una cospirazione commerciale da parte delle grosse industrie produttrici di zucchero e dolcificanti, la stevia ha fatto ufficialmente ingresso nelle nostre cucine. La stevia che ha un potere dolcificante di gran lunga superiore allo zucchero di canna, quello bianco comune e dei dolcificanti artificiali/di sintesi. Forse le sue proprietà, sono bastate a fermarne la produzione.

Porta con se molti benefici, come abbassare il livello di rischi di obesità e di diabete. E forse è stato proprio questo: senza obesi e diabetici la produzione di certi farmaci si sarebbe fermata. Perchè una persona dotata di buon senso dovrebbe acquistare dolcificanti artificiali discussi (dicessi cancerogeni anche loro) invece di servirsi di una pianta che addolcisce la vita con quantità nettamente inferiori a quelle dello zucchero?
Ma guarda caso, dal 2011, improvvisamente sono caduti tutti i sospetti che si avevano sugli effetti nocivi di quella pianticella che per secoli ha addolcito il palato dei popoli sud-americani. Ora è commerciata dalla grande industria anche in Italia. E fino a prova contraria (perchè si sa, le mode passano), improvvisamente non è più cancerogena…ma guarda caso, costa come l’oro.


Qualche informazione sulla stevia
La “stevia” ( Stevia rebaudiana) é un’erba dolce e perenne della faiglia delle Asteraceae, originaria del Paraguay, cresce nei distretti di Amambay e Alto Paraná alla frontiera con il Brasile. Antonio Bertoni, botanico Sudamericano lo ha scoperto nel 1887.

I Popoli nativi del Guaraná lo sonoscono come “CAA-HEE” che significa “erba dolce”, che, da tempi immemorabili, utilizzano le sue foglie per dolcificare le infusioni, per masticarle come le caramelle, e nella medicina popolare per curare infezioni stomacali.(1)

La Stevia è conosciuta da molti popoli dell’area geografica Sud-Americana da diversi millenni, oltre che per il potere dolcificante delle sue foglie, anche per le proprietà medicinali, infatti è stata correntemente usata da secoli dai popoli indigeni del sud America per le sue doti curative, ed è usata ancora oggi.
Viene usata come dolcificante, in quanto è molto più dolce del comune saccarosio. I principi attivi sono lo stevioside, e il rebaudioside A.
I principi dolcificanti sono in tutte le parti della pianta ma sono più disponibili e concentrati nelle foglie, che quando sono seccate (disidratate), hanno un potere dolcificante (ad effetto della miscela dei due componenti dolcificanti) da 150 a 250 volte il comune zucchero. Contrariamente allo zucchero i principi attivi non hanno alcun potere nutrizionale (zero calorie), ed essendo prodotti naturali sono relativamente stabili nel tempo ed alle alte temperature, per cui conservano perfettamente le loro caratteristiche anche in prodotti da forno o in bevande calde, diversamente da altri dolcificanti di sintesi come l’aspartame, che subisce degradazione.(2)
Fate qualche ricerchina in rete per scoprire tutti i segreti che questa signorinella porta tra le sue foglioline. Scoprirete quanto, per alcune zone d’Italia, la sua coltivazione sia facile. Mi auguro che Zia Art vorrà farla entrare nel Giardino del suo splendido Cottage. Io ci proverò, anche se l’esposizione totale a sud non credo mi permetterà grandi conquiste. E’ vero che ama il sole, ma sul mio terrazzo è cocente.
Quello che è certo, è che cercherò con tutte le mie forze di sostituirla allo zucchero anche nella preparazione dei dolci, non solo per addolcire caffè e tisane. Sto solo combattendo con le dosi. Perchè 250g di stevia non sono come 250g di zucchero. E fare dei dolci zero calorie e potermi abbuffare senza guardare la bilancia rientra decisamente negli impegni sulla mia agenda.
Ringrazio Simone per avermela fatta conoscere quando ancora era ‘sconosciuta’ ai più, nemmeno si stesse parlando di erbe illegali.

Citazioni tratte da:

(1) INKANAT
(2) WIKIPEDIA

Le immagini sono state trovate sui seguenti siti:

Potrebbero piacerti

4 comments

Anonimo 24 Maggio 2012 - 22:39

Ebbene sì… il caro Simone ha fatto un dono a tutte! L'ho sentita nominare proprio da lui, e forse nella stessa cicostanza 😉 ..è un tesoro d'uomo.
Bravissima Rebbina! Facciamo circolare notizie scandalo come questa 😀
Danina

Reply
Anonimo 25 Maggio 2012 - 10:10

Ciao carissima…io la mia Stevia ce l'ho già in un vasetto sul terrazzo, cerco di tenerla al sole ma in un luogo riparato dalla pioggia perchè l'ho vista soffrire molto le secchiate d'acqua che il cielo sgancia ultimamente.
Le foglioline sono troppo buone e ora sta anche fiorendo! che sorpresa trovarla sul tuo blog!

L'unica cosa che proprio non sono riuscita a fare è stato farla nascere dal seme: ho provato a piantarla ma non è spuntato proprio nulla… è una piantina molto sensibile mi sa.

Un abbraccio dolce dolce
Tana

Reply
Stevia 3 Luglio 2012 - 22:59

Ciao Rebecka,
girando per la rete alla ricerca della percezione della stevia ho trovato questo scritto.
La stevia è commercializzata da tempo in Francia ed oggi arriva anche in Italia, piano piano, anche grazie a marchi come Dietor e Misura, che però, va detto, offrono prodotti dal gusto diverso rispetto a quello “naturale”.
Come ti trovi a coltivarla?

Un saluto,
Stevialia

Reply
Miss Becky 3 Luglio 2012 - 23:48

Commercializzata da tempo anche in Svizzera, ma in Italia era pressocchè sconosciuta. Ho provato alcuni dei noti marchi, ma credo che della stevia ci sia solo la scritta sulla confezione. Adesso sto provando per il caffè le compresse Stevy green della Specchiasol. Sono incerta…
Mentre per quello che concerne la mia coltivazione è stata un fallimento. Ma non demordo, voglio riprovare, anche se dovrò trovare una sistemazione favorevole alla pianticella, sempre che riesca a reperirla ancora.

Reply

Leave a Comment