Advent Calendar. Day 15. Upside down orange vanilla cake

by Rebecca
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Ci sono ricordi di profumi che sono indelebili. Ricordo tanti profumi, odori quasi tutti legati al cibo e non solo. Ricordo il profumo dell’abete nel calore di casa, il profumo zuccherino delle caramelle appese tra quei rami. Ricordo l’odore della ciorba de perisoare, una minestra di verdure con polpette che la nonna preparava. Ricordo l’odore delle mele che crescevano in campagna, davanti alla casa del mio nonnino materno. Ricordo l’odore della pioggia di quel particolare pomeriggio in cui giocavamo con le amichette a fare la “corsa” delle lumache. Ricordo l’odore di riso al latte con cannella che nonna mi preparava quando stavo poco bene e il suo sciroppo di mele che mi portava quando ero in ospedale. Ricordo l’odore delle sue mani, di arancia e impasto vanigliato. Ricordo l’odore della sua pelle, sul petto, appena sopra il seno dove il calore si sprigionava intenso e dove mi accoccolavo con la testa, di aneto e lavanda. Ricordo il profumo alla rosa della mia mammina e l’odore di lavanda tra le lenzuola e gli asciugamani di nonna. Ricordo il profumo dei rami di lillà che nonna raccoglieva sotto casa. E il profumo di quelle particolari rose, con corolle ampie e carnose e l’odore dei gigli che prendeva la testa. Ricordo l’odore di limone di quel dolce che solo in inverno gustavo con piacere.

Sono tanti gli odori che non svaniscono, che sono chiusi qui, in me, incamerati. Mi basta pensarli, ricordarli, per sentirli in fondo al naso e alla radice della lingua.

L’inverno durante le feste odoravano di arance, limoni, vaniglia e cannella. Ricordo che nonna grattugiava le scorze delle arance o del limone e le metteva nei baratoli alternati a cucchiaiate di zucchero. Ne tirava sempre un po’ fuori quando doveva fare un dolce.

Quando ho deciso di fare la versione di Donna Hay di questa torta rovesciata alle arance, sapevo che non sarei rimasta delusa. Come al solito ho fatto le mie piccole modifiche, non riesco a farne a meno. Ma ne sono valse la pena.

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Ingredienti:

  • 4 uova medie
  • 220g di zucchero
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 150g di farina 00
  • 120g di farina di mandorle
  • 30g di cocco rapè
  • 150g di burro fuso
  • la scorza e il succo di un arancia biologica
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale

Per foderare la teglia:

  • 200g di zucchero
  • 10 cucchiai di acqua
  • 1 baccello di vaniglia aperto a metà
  • 2 arance biologiche affettate

In una padella antiaderente ampia, mettete lo zucchero per la copertura con l’acqua. Lasciar sciogliere a fuoco lento e aggiungere le fette di arance e la vaniglia. Lasciate cuocere finché la buccia delle arance non diventa leggermente trasparente. Togliete il baccello di vaniglia, raschiate i semi e usate solo i semi per queste arance “caramellate”.

Nella planetaria montate le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungete poco alla volta le farine, il burro, ed infine il succo dell’arancia con la sua scorza grattugiata, la vaniglia e il sale.

Foderate con carta da forno una teglia da 20cm di diametro. Disponete le fette di arancia caramellate sia sotto che tutto intorno ai bordi e versate il composto nella teglia. Fate cuocere nel forno preriscaldato a 170°C per 45 minuti circa. Lasciate raffreddare dentro la tortiera, poi rovesciate sul piatto da portata e togliete con molta attenzione la cartaforno.

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4 comments

Lilli nel paese delle stoviglie 16 Dicembre 2014 - 10:59

che bella torta, molto elegante, immagino il profumo, bellissimi anche i tuoi ricordi, leggendo sono riemersi tanti dei miei, ti ringrazio!

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Rebecka 16 Dicembre 2014 - 11:27

Grazie di cuore a te stellina…..

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Laura e Sara-Pancetta Bistrot 16 Dicembre 2014 - 11:24

Ma che splendido il cottage in versione invernale, questo restyling ci era sfuggito, veramente bellissimo*.*
La tua memoria olfattiva riporta anche alla nostra mente e alle nostre narici gli odori e i profumi a noi più cari, compresi quelli che non sentiremo più, i più preziosi!
Che torta golosissima e meravigliosa, un inno alla magia del Natale!
Bravissima!!!!
Un dolcissimo abbraccio

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Rebecka 16 Dicembre 2014 - 11:27

Dite bene ragazze, quelli che non sentiremo più….ma che per fortuna continueranno a vivere in noi, a livello di DNA! Come se ogni molecola nel vivere abbia assorbito e tramandato quella Magia!
Il Cottage ha cambiato casina 😉 e sono strafelice che vi piaccia così, in versione invernale!

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