Concord grape, pumkin and plum pie

by Rebecca
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OnAir – Dawn Landes and Piers Faccini – Heaven’s Gate

E non lascia alcun dubbio sul fatto che sia arrivato. Picchietta sulle finestre con la punta delle sue dita così fredde. Lo fa di notte, mentre il mondo dorme. Soffia, sulle tende, sui vestiti, sui capelli, sposta e osserva come un amante curioso. Sì, l’Autunno è il mio amore segreto, inconfessato, quello i cui sussurri tengo sigillati tra le pagine dei libri, dei diari. Sono segreti rossi e porpora, gialli come il sole e scuri come la terra. Sono segreti fragili, secchi, pieni di rughe, di pieghe, di venature, segreti che hanno abbandonato la loro dimora, quella più alta, che hanno raccolto nel vento i sussurri che nessuno ode.
L’Autunno è il mio amante segreto e i suoi segreti sono le poesie che taccio per incapacità. Perché più dolce e sacro di quel che potrei dire, è dolce e sacro ciò che sento e serbo nel cuore per me, non per avarizia.
Le cose che mi concede, i capricci, i vizi, le fughe, le notti in piedi ad aspettare la luna che questo ciclo di settembre è stata così luminosa da rendere la notte giorno, perfino nei boschi.
Ma di tutti i vizi che mi consente ce n’è qualcuno che apprezzo più di altri. Quindi, se l’Autunno ti da zucche, mele, prugne, uva, tu prendi burro e farina e accendi il forno.
L’autunno mi restituisce al mio Regno, la cucina. Per fare il dolce di cui oggi finalmente vi lascio la ricetta, ho solo dovuto aprire il frigo e prendere la frutta.
Il resto è facile, lo sapete già, l’impasto della pie qui l’avete già visto altre volte.

autumnal fruits for pie

Ingredienti per la pie: 330g di farina 00, 35g di zucchero, 3g di sale, 230g di burro freddissimo, 120ml di acqua ghiacciata, 30ml di aceto di mele freddissimo. + per il ripieno: 500g di prugne Stanley, 150g di zucca moscata di Provenza, 200g di uva fragola, 1 cucchiaio di estratto di vaniglia, 1 cucchiaino di cannella, 55g di zucchero di canna grezzo + 1 pizzico di burro e circa 5 cucchiai di pane grattugiato + 10 cucchiai di sciroppo di acero, 3 cucchiai di zucchero di canna per rifinire

pie in the making

Preparazione della crust pie:
Mettete tutti gli ingredienti secchi nel food processor a lame insieme al burro freddissimo tagliato a cubetti. Fate andare le lame in modo alternato e per poco tempo, circa 5 sessioni (giri) da 2-3 secondi. Dovrete ottenere un impasto sabbioso nel quale si vedano fiocchi di burro piuttosto grossi. Mettete in una ciotola, coprite con pellicola e lasciate riposare in frigo nella parte più fredda per 30 minuti.

Se non avete il food processor, mettete gli ingredienti secchi in una ciotola, mischiateli, mettete i cubetti di burro e infarinateli. Prendeteli uno ad uno e appiattiteli tra le dita velocemente, formando dei petali, infarinateli nuovamente. Mischiate il tutto velocemente e lasciate riposare l’impasto nel frigo per 30 minuti.
Trascorso quel tempo riprendete la farina e unitevi l’acqua e l’aceto freddissimi. Mescolate velocemente con una forchetta e rovesciate il tutto su un ripiano ben pulito. Schiacciate la farina con le nocche perché i palmi delle mani sono sempre troppo caldi. Schiacciate e compattate velocemente fin quando non avrete ottenuto una palla di impasto ben soda. Riponetela nella ciotola, coprite e lasciate nel frigo per 15 min.

pumpkin concorde plum pie

Nel frattempo in una casseruola mettete la zucca tagliata a cubetti piccoli, le prugne tagliate a metà e l’uva fragola*, insieme allo zucchero di canna. Lasciate cuocere per circa 15 minuti, affinché la frutta elimini parte dell’acqua e si caramelizzi parzialmente. Lasciate raffreddare

Riprendete ora m’impasto e dividetelo in due parti non uguali. 3/4 per la parte inferiore della pie e il restante per la parte superiore. Stendete velocemente senza maneggiare troppo l’impasto. Imburrate una tortiera per pie, cospargete 2 cucchiai di pan grattato e stendetevi con cura l’impasto. Sul fondo cospargete il pan grattato rimasto che servirà ad assorbire il liquido in eccesso che la frutta lascerà ulteriormente in cottura. Aggiungete infine la frutta senza lo sciroppo che si sarà formato. Coprite con il secondo disco di pasta e forate con la forchetta per permettere all’umidità di fuoriuscire durante la cottura. Con l’aiuto di un pennello, spalmate lo sciroppo d’acero e cospargete con lo zucchero di canna. Mettete il tutto nel frigo per altri 20 minuti dopo di che fate cuocere nel forno preriscaldato a 185°C per circa 40 minuti.

* L’ideale per l’uva fragola, se non trovate una varietà senza semi, sarebbe tagliare ogni chicco a metà e privarlo dei semi. Senza questo passaggio dovete tenere presente che una volta che gusterete la torta, sentirete i semi dell’uva sotto i denti, con spiacelo sorprese.

Potete servire la pie tiepida con una pallina di gelato alla vaniglia, o della panna se preferite.

plum concorde pie plumpie-copia

 welcome-autumn

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13 comments

silvia 25 Settembre 2016 - 17:39

Ciao! Ho scoperto il tuo piccolo angolino tra le pagine di facebook! Incuriosita mi sono fatta avanti ed eccomi a curiosare in questo spazio che già mi piace! mi fa sentire a casa leggere le tue parole, mi piace questo amante segreto che hai, io lo sto ancora aspettando, perchè le giornate estive lo stanno trattenendo altrove, ma spero di incontrarlo presto anche io, per sentire il tepore del forno arrivare a scaldarmi il cuore. sono rimasta colpita anche dalla bellezza di questa delizia, tanto che è bella buca lo schermo e mi dice “vuoi assaggiarmi?” complimenti! Ciao, Silvia

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Rebecka 27 Settembre 2016 - 10:11

Grazie di essere passata Silvia e grazie per le tue gentili parole. Sei la benvenuta!

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m4ry 26 Settembre 2016 - 18:55

Io amo le stagioni di mezzo…quelle indefinite, quelle capaci di sorprendermi…un giorno caldo, il giorno dopo freddo…sole o pioggia. Sarà che le stagioni di mezzo sono volubili come me…e io, con loro mi sento in buona compagnia 🙂
L’autunno, poi, così pieno di colori caldi, è una meraviglia.
Che dire del tuo pie? Ha proprio i colori e i sapori dell’autunno…per me è un 10 e lode. I tuoi scatti, poi, così appassionati, ne enfatizzano la bellezza e la perfezione 🙂 Felice serata !

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Rebecka 27 Settembre 2016 - 10:20

Io amo tutte le stagioni senza particolare distinzione, ma forse per l’autunno e gli inverni nevosi (perché va specificato) io ho una preferenza.
Grazie di essere passata e grazie per le tue parole gentili.

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Margherita 27 Settembre 2016 - 4:47

Io che ho lo stesso “piatto” da forno mi chiedo se rendere questo dolce altrettanto bello! Che idea zucca, prugne e uva fragola… oltre che d’autunno questa pie sa di buono!

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Rebecka 17 Ottobre 2016 - 11:56

Grazie Marghi, buono è buono, non fosse altro per la pie stessa e per quel profumo di uva fragola. Henry Emile ha belle cosucce. 😉

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Rebecka 27 Settembre 2016 - 11:22

Questa pie è così facile che si fa da sola, quasi. Ed è così profumata e burrosa che si mangia anche da sola. Arrivi all’ultima fetta e ti chiedi come è successo. 😛
Baciottini

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Mila 3 Ottobre 2016 - 8:47

Zucca, uva fragola, prugne…che delizia questa pie!!!! Bravissima

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Rebecka 6 Ottobre 2016 - 15:04

Grazie di cuore Mila. 🙂

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lara 3 Ottobre 2016 - 10:55

il mio sogno è vivere nelle vicinanze di un bosco, possibilmente almeno 20 km lontano dalla prima casa abitata, ce la potrò mai fare? A vedere l’autunno come quello che tanto felicemente descrivi, o almeno i suo sopraggiungere? che dire, le foto di te che impasti son quasi più belle di quelle della torta, da molto cerco una torta che contenga la zucca ma che non ne contenga troppa, questa pie mi sembra perfetta e da provare, ho giusto tutti gli ingredienti in frigo….

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Rebecka 6 Ottobre 2016 - 15:08

Bisogna credere nei sogni, si realizzano sempre. Fosse pure su un altro piano esistenziale, parallelo a questo….c’è certamente un’altra noi che sicuramente godrà di quel sogno.
Grazie di cuore per i tuoi complimenti, fare gli autoscatti con le mani piene di burro e farina non è mai facile.
Di questa torta e delle pie in genere, quello che amo di più è proprio l’impasto, così ‘fioccoso’, come dicono gli americani flaky.
Un baciotto

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Francesca 14 Ottobre 2016 - 16:38

Mi chiedo come sia possibile che non ci sia neanche una mia parola qui sotto… per fortuna le amiche e i blog sanno aspettare e restano al loro posto, così abolisco il senso del tempo e mi metto oggi comoda a gustare prima il profumo, poi le foto e finalmente anche la torta… il ripieno che esce ci rispecchia: siamo tante, andiamo oltre i confini a volte, non resistiamo a stare ferme, vogliamo muoverci, sbirciare cosa c’è fuori, aprire gli occhi anche altrove e fare felici le persone a cui vogliamo bene…

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Rebecka 17 Ottobre 2016 - 12:00

Aspettano e non hanno alcuna fretta. Questo “tanto” che esce con generosità io certe volte lo vorrei trattenere. Ma poi penso: “che me ne faccio, a trattenerlo? A che cosa serve?” Io sono così, mi do senza riserve e non importa per quella amara delusione qui e la. Affidare il proprio sentimento solo alle persone giuste è qualcosa che affiniamo con l’età, dopo aver sbagliato.
Un abbraccio Franci

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