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Orange cardamom layered cake

Per molte sere l’aria è stata fresca e limpida, quasi pungente. Sentivo il profumo della neve caduta sulla vicine montagne e quel tipo di odore è per me rigenerante.
Il cielo era scuro e le stelle scintillavano tremanti come se danzassero una melodia lontana che potevo solo intuire.
Tutto stava cambiando intorno a me.

Piano piano il paese in cui vivo si è colorato di lucine, di ghirlande e ad ogni passeggiata riesco ad immaginare i cuori felici dietro le finestre illuminate.

Passo veloce sulle strade e sbircio i balconi, i giardini, le finestre e inevitabilmente mi torna alla mente la mia infanzia.
Nei lunghi inverni gelidi, accovacciata come un gatto sul termosifone, aspettavo la città svegliarsi intorno a me. Aspettavo le prime luci accendersi nelle case ed immaginavo i riti dell’alba nei singoli appartamenti. Il sapone, l’acqua calda, il profumo del pane tostato sulla fiamma viva, l’acqua per il tè, i sussurri delle mamme nell’orecchio dei loro piccoli, le coccole e le dolci parole.

Succedeva fossi sola in casa, con nonna impegnata nel turno notturno in ospedale. E per paura, alcune volte preferivo svegliarmi alle 4.30 o 5 e restare lì ad aspettare che il mondo si accendesse.
Ed era bello quando si accendeva sotto una coperta di neve o dietro ai vetri pieni di fiori di ghiaccio. Quella è stata la magia costante di ogni inverno fino ai miei 13 anni. Le notti con le temperature che rimanevano per lungo tempo a -20°C. Le giornate serene, quasi di cristallo, con il vento che tagliava la pelle del viso e rapprendeva in una lastra di ghiaccio i 30 o 40 centimetri di neve caduti.

In giornate come ieri, che di neve ne è scesa, rivivo tutto.
Rivivo la magia dell’albero di Natale, delle lucine a forma di stelle, degli addobbi di vetro maneggiati con cura, degli aghi di pino incastrati nelle maglie dei calzettoni di lana. Del profumo di cozonac e di cornulețe. E soprattutto del profumo di arance.

Sembra un secolo fa

Ma lo sapete che negli anni ’80 in Romania le arance erano una tale rarità che arrivavano in un giorno ben preciso su un camion? Non costavano poco e c’era la calca per potersi portare a casa una borsa di arance che avrebbero profumato la casa nei giorni di Natale.
Dell’arancia capirete che non potevamo sprecare proprio nulla. Nonna aveva un barattolo ricolmo di scorza di arancia grattugiata e zucchero. Una sorta di scrub di arancia, utile per tutti i dolci che dall’Avvento ci portavamo avanti fino al 1 gennaio.

Questa torta è nata proprio da un ricordo lampo. All’inizio della settimana, mio marito è tornato a casa con 2 kg di arance e il profumo della buccia mi ha rovesciato addosso una valanga di ricordi. I profumi, intrecciati ai ricordi, intrecciati ad associazioni che difficilmente so spiegare, hanno dato come risultato questa torta che è un vero e proprio ” Giardino d’Inverno”.
Associo sempre l’arancia a spezie che non siano calde come la cannella, ma con note fresche come il cardamomo. Associo l’arancia alla rosa, perché in Romania i turchi avevano portato un dolce di semola all’arancia, bagnato con sciroppo di arancia e cosparso di noci tostate o pistacchi (i pistacchi era cosa praticamente introvabile).
Io sono certa che amerete questa torta se le darete l’opportunità. E’ di facile preparazione e veloce da fare.

Winter Garden Cake

Ingredienti per la base:

3 uova
200 g di zucchero
250 g di farina per dolci
110 ml di olio di mais
4 capsule di cardamomo
1 cucchiaino di essenza di vaniglia (oppure i semi di un baccello)
la scorza di 2 arance biologiche non trattate
il succo di un arancia (70 ml)
i petali di 15 boccioli di rosa damascena essiccati
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale

Ingredienti per la crema:

230 g di quark
220 g di mascarpone
200 ml di panna fresca
70 g di zucchero
2 cucchiai di acqua di rose (in alternativa potete usare lo sciroppo di rose)
1/2 cucchiaino di essenza di vaniglia

+

100 g di marmellata di rose da distribuire sulla base della torta, tra gli strati

Decorazione torta:

Potete usare ribes rosso, cimette di rosmarino fresco, fettine sottili di arancia, zucchero a velo e meringhe.

Preparazione della crema:

Nella planetaria lavorate il mascarpone, il quark con lo zucchero, l’acqua di rose e l’essenza di vaniglia. Aggiungete poco alla volta la panna fino ad ottenere un composto liscio e morbido. Coprite la ciotola con pellicola per alimenti e riponete in frigorifero fino al momento dell’utilizzo.

Preparazione della base:

Nella planetaria mettere le uova e lo zucchero e lavorare con la frusta finché non avrete ottenuto un composto soffice e spumoso. Incorporare un po’ alla volta la farina e il lievito setacciati facendo lavorare le fruste a media velocità. Aggiungere il succo dell’arancia, la scorza e l’olio.

In un mortaio pestate i semi di cardamomo e riduceteli in polvere. Aggiungete la polvere di cardamomo all’impasto. Aggiungete anche il pizzico di sale, i petali dei boccioli di rosa essiccata e il cucchiaino di estratto di vaniglia.
Foderate con carta forno due tortiere a cerniera da 15 cm di diametro e distribuite l’impasto in uguale proporzione.
Mettete le due piccole teglie sulla griglia in posizione centrale e cuocete nel forno preriscaldato a 170°C per circa 35/40 minuti.
A cottura ultimata, lasciate raffreddare le due torte a temperatura ambiente.

Ogni torta andrà tagliata a metà e privata della parte superiore per rendere regolari le fette.

Note: Per estrarre maggiore profumo e sapore dalla scorza di arancia, prima di utilizzarla mescolatela con un cucchiaio di zucchero e solo dopo aggiungetela all’impasto.

Assemblare la torta

Per assemblare la torta, bisogna spalmare sulla fetta della base uno strato sottile di marmellata di rose e distribuire generosamente, fino ai bordi, la crema. Aggiungere lo strato successivo di torta, marmellata e crema, fino a finire con la crema di formaggio.
Per decorare potete usare cime di rosmarino, ribes rosso e meringhe.